venerdì 24 dicembre 2010

venerdì 17 dicembre 2010

Alice nel Paese delle Vaporità - Il giorno dopo


Ho assistito a tutte e tre le serate... Che dire?
Sono rimasta piacevolmente incantata.
Gli attori, con il loro alternarsi e scambiarsi, con la loro capacità d'improvvisazione e anche ironia, sono stati in grado di trascinare all'interno dello spettacolo gli spettatori, sono stati capaci di rendere appieno la Vaporità.

Vi è stato il momento della sorpresa e della scoperta (prima sera), quello del dolore e della follia (seconda sera) ed infine la chiarezza e la speranza (terza sera). Ogni Alice, come noterete non è stata interpretata da una singola attrice, ha saputo dare al personaggio qualcosa di sè, un accenno dei loro caratteri è riscontrabile nella giovane antropologa stufa della città.

Per non parlare del mitico Zap, il castorino strafatto di Vaporità!
Tre serate spettacolari e assolutamente da ripetere.

Bene, in attesa della prossima rappresentazione rinnovo i miei complimenti alla regia, agli attori, agli scenografi e a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di tutto questo.
Passione e fantasia non vi abbandonino mai!

Ed ecco qui le serate, le prime due già pubblicate sul forum del gruppo di role, la terza proveniente dai miei log.

Prima serata <-- link

Seconda serata <-- link

Terza serata:

Kain Sibilant: Narratore
Artemisia Braham: Chesy
dodo Lavecchia: Miyamoto
Mircalla Lacombe ed Estia Caliera: Zap
Lilla Martinek: Alice
arwen Moyet: Cristallo

Kain Sibilant:
guarda il pubblico "Buonasera a tutti quanti,
È un piacere trovarvi in così tanti.
Kain Sibilant: Vedete, mi serve un silenzio assoluto
Per ricordare quel che, credo, è accaduto.
Vi parlo di Alice che viaggia da sola,
se poi lei vi piace, non dite parola.
Seguitela, è persa per molte vie strane,
storte, e poi buie, sporche, un po’ arcane.
Kain Sibilant: Ci siam lasciati con la londinese in cattura poi svenuta dalla troppa tortura. Riuscirà Alice con Zap a fuggire? Si scoprirà col mio dire. Sedetevi comodi per ascoltare la fine della storia che sta per terminare.
Kain Sibilant: indica il palco e prende posto...
Artemisia Braham passeggia vaporizzato a tratti come al solito fino al cospetto del monaco....
dodo Lavecchia
volge appena lo sguardo sullo strano tipo che gli si sta avvicinando in silenzio
Artemisia Braham
si sistema il cappello e mordicchia la sua spiga....* dovete aiutarmi essere potente del fendente luminoso....dovete ascoltarmi...*
dodo Lavecchia: uhmmm...e perchè mai dovrei farlo?*lo fissa mugugnando*
Artemisia Braham: perchè perchè.....* fà lo sguardo vago e rotea gli occhi ...* una donna ha bisogno della vostra....* indica la katana...
dodo Lavecchia scarica la schiena provata da anni di violente battaglie, volge lo sguardo attento all'uomo all'udir quelle parole . "uhmmm...una donna in pericolo...e cosa mai vi fa pensare che serva addirittura il filo lucente della mia fidata Katana. Chi Mai dovrei salvare?"
Artemisia Braham si avvicina ancora d pochi passi mentre una parte del suo corpo si smaterializza....si guarda indietro poi torna alla katana sogghignando....* Alice...quella rossa tutta curve....è stata torturata vessata da quegli esseri ....* si zittisce
dodo Lavecchia: Malvagie...Nere Creature delle Tenebre. Esseri immondi..GRRRRR. Avete detto rossa???tutta curve poi....argh...possiamo di certo parlarne. V'è sempre spazio per giovinette in pericolo nei pascoli sempre rosa del Signore....*si segna il petto in maniera del tutto inusuale*
dodo Lavecchia si gratta il collo seguendo le linee gonfie delle vene...
Artemisia Braham inizia a girare in tondo intorno al monaco con la katana, fluttuando nella vaporità udite quelle parole...* ohhh...vedo che comprendete...le curve....bravo.. forse potrei indicarvi la strada*
dodo Lavecchia: SI!! Va bene...sono con Voi e la mia fidata amica è al Vostro servizio!*porta la mano sulla spada*....
Artemisia Braham: dunque la strada...potrebbe essere di là....*indica a sinistra* o di là....indica in alto...poi lo fissa come se attendesse qualcosa
dodo Lavecchia la fissa sorridendo...." Ma cosa dite?? eheheh..di là v'è la casa verde delle Strane Signore..*indica oltre la grande fava alla sua destra*...oltre la pianta magica v'è il sentiero che conduce a ciò che ormai intride le mie nari.
dodo Lavecchia si gratta il sedere
Artemisia Braham: casa verde....giust'appunto....dovete sapere, prima di andare che una strana storia cadde su "capuccetto verde"...ora mettetevi comodo che ve la narro...poi andiamo a salvarla!!!!! * urla come un pazzo agitandosi *
dodo Lavecchia: uhmmm...si certo, propio come dite Voi...si si... *scuote il capo ascoltando quelle strane urla*...anche a me le farfalline fanno questo effetto!
Artemisia Braham: la storia di capuccetto verde....che puzzava di blu...e' una triste storia e la nostra Alice annegherà dentro se la vostra amica * indica la katana * non interviene
dodo Lavecchia sputa in terra benedicendola secondo i suoi antichi riti. "Ora Amica Terra conosci il mio odore...vienimi pure a cercar nelle mia stessa putredine se la mia mano fallisce il colpo!! Io sono pronto, già sento fremere la carne mia al pensiero di quel che sarà.
Artemisia Braham guarda l'uomo correre via e alzando gli occhi al cielo si pietrifica in quel posto ...vaporizzandosi poco a poco...* Alice puzzerà ma saraà salva!!!!! il blu calera' su di lei!*

Kain Sibilant grida: “I vampiri quasi non si rendono conto dell’arrivo di Miyamoto, silenzioso come lo sbatter d’ali di mille farfalle, lo scontro è cruento, ma il monaco ha la meglio e scappa insieme ad Alice e il piccolo Zap. Cavalcando la vaporità arrivano ad una strana foresta. Alberi altissimi svettano fino al cielo, l’erba è come l’arcobaleno di mille colori, sorgenti d’acqua rallegrano l’atmosfera con la danza delle gocce”

Mircalla Lacombe si osserva preoccupato la punta della cosda strabuzzando gli occhi
dodo Lavecchia , si affanna, fiuta l'aria smeraldo che lo ammanta, sorride salutando le piccole farfalle che lo seguono sempre"Amoriniiiiiiii"
dodo Lavecchia: Eppure ero sicuro che oltre la bava dei bruchi giganti ci fosse la caverna che conduce al luogo che ben conoscevo...ma i buchi non sono più quelli di una volta!!!
Mircalla Lacombe si annusa la punta della coda e pare ancora più preoccupato poi urla all'improvviso: "io vedereeeeee ... te puzzareeeeeeeee!!"
Mircalla Lacombe: chi essere tu che puzzare di puzze di cielo così? dove andare tu?
dodo Lavecchia: sarà di certo colpa della mia anima impura!!! Devo rimediare o non sarò assistito da colui che è. *me estrae lo scudiscio e inizia a frustarsi con forza*
dodo Lavecchia: Io?...Verso la rettitudine...dovrebbe essere ormai vicina ma....
Mircalla Lacombe gira in tondo su sè stesso cercando di afferrarsi la coda che inevitabilmente gli scappa
dodo Lavecchia è stravolto dalla sua stessa violenza...ma sembra sorridere. "Anche Voi avete i Vostri demoni vedo"
Mircalla Lacombe si ferma e alza lo sguardo sull'uomo ma non sembra vederlo lo riabbassa sulla coda ma non vede più nemmeno quella essendosi rifugiata dietro il suo adorabile deretano
dodo Lavecchia: Devo assolutamente trovar il bandolo di questa matassa. Era di là...poi lo so che la Via segue le sue regole...semmai camminando all'indietro ci arrivo...*pensa grattandosi il capo*
dodo Lavecchia: Rossa dove seiiiiiiii????
dodo Lavecchia lecca i fili d'aria che gli solleticano il naso. " Eppure l'odore c'è, non ne ho dubbi. Ma dove mai sarà???"
dodo Lavecchia: hey pero Tu la vedi???
dodo Lavecchia si aggira tra le scintillanti famigliole d'erba che saltellano [2010/12/16 14:07] dodo Lavecchia intaglia un buddha di smeraldo
Neve Laville: finale al cardiopalma...
dodo Lavecchia si allontana cercando altrove la sua...rossa
Neve Laville: Bentornati! La Linden LAG ci regala un finale al cardiopalma. Tenete duro.
Nuria Dominica incita un applauso di incoraggiamento
MarkWD Helendale sospira, riflettendo sul detto "La pazienza è la virtù dei Residenti"...
dodo Lavecchia scodinzola all'aumentar di odor di donna..." Pentiti ma trovala...trovala e poi pentiti semmai"...pensa
dodo Lavecchia: Eccola....sincero lo strano essere dalle nere orecchie puntute....è splendida...*pensa toccandosi appena*"Siete Voi...odorate di loro, ma come Vi hanno conciato?"
dodo Lavecchia: un topo saltatore...strano*lo guarda*
Lilla Martinek allunga la testa per guardare oltre la densa coltre di nebbia, intravede il losco figuro... l'impulso è quello di cavalcare il gorgo più vicino e allontanarsi velocemente, ma il pensiero corre più veloce verso Zap, non lo può abbandonare ora. "E tu chi sei?"
Estia Caliera sente una strana puzza avvicinarsi a se ma non ci fa caso è preso dalle piccole lucertoline che vede volare attorno a se
dodo Lavecchia: Io sono Miyamoto, ultimo dei guerrieri olistici della stirpe di Pdor...o kfar....mmmm. Son presto venuto a salvar Voi dalle nere creature
dodo Lavecchia la annusa appena sotto la curva lombare...
MarkWD Helendale bofonchia "Kmer...", quindi sorride.
Lilla Martinek si tasta la mascella, il dolore non è ancora scomparso. "Potresti essere una di loro..." Osserva la creatura ormai a un soffio dal proprio viso, ricorda vagamente una scimmia dai suoi lineamenti deformi e... dalla coda che agita in continuazione, le piattole gli sono sicuramente intime amiche. Le uniche.
Estia Caliera ne inizia a seguire una con lo sguardo alzando sempre di più la testina * piccola lucertolina tu volare che bella che essere, peta io prendere te* e senza accorgersene cade a terra * fatto male io*
dodo Lavecchia osserva le strane creature arroccate lungo la schiena della donna..." Sciò bestia pelose...via!! Ci penso io ho capito, fate le gnorri ehh???....
dodo Lavecchia le fa scivolare la mano lungo la schiena per scacciarle poi la fissa dicendo: "Io?? ma cosa mai dite rossa...io neanche so chi Voi siete...Vi salvo e Voi....ingrata!!"
Lilla Martinek: Ehi... fermo, che stai facendo? *Distoglie il viso dal monaco, la puzza di sudore che emana quel corpo mutato le dà la nausea*
dodo Lavecchia: Ehmm..io Vi salvo dalle selvaggie tormaline mannare!! Che altro??
dodo Lavecchia rutta appena sputando resti di cibo verso la donna
Estia Caliera si rialza massaggiandosi il sederone peloso * fatto male tu a me, brutta cattiva io ora prendere * inizia a correrle dietro non curandosi di null'altro
dodo Lavecchia tenta di pistare il topo ballerino delle fiandre
dodo Lavecchia: peggio delle Zarfelle tzk!!!
Lilla Martinek: tu non sai nulla di me! *L'ossessione del passato la tormenta più delle ferite che le bruciano ancora sul corpo* ci dovrebbero essere pericoli maggiori? Dovrei credere a un... monaco?
Estia Caliera vede un piedone puzzoso avvicinarsi ma lo evita grazie al suo super fiuto, poi continua a correre dietro al sua nuova amica *io prendere te!!*
dodo Lavecchia: Un tempo il solo evocar il mio nome incuteva terrore tra le creature che armano le schiere delle Tenebre...ed ora Voi....*abbassa il capo * Io son qui per aiutar Voi, non siete a casa Vostra e si vede...*la fissa storcendo il naso*
Lilla Martinek: a casa mia no sarei stata incatenata ad una ruota con anelli di ferro ai polsi e alle caviglie, ma questa è realtà, tutto il resto è... vapore. Ora dammi una buona ragione per continuare ad ascoltarti.
Estia Caliera ansima esausto * io mangiato troppo oggi non riuscire più a correre, tu troppo veloce per me, io fare riposino si si * si butta a terra e inizia a russare beato
Estia Caliera: ronf ronf ronf..................
dodo Lavecchia si avvicina al quel corpo caldo e così vicino. Ne scorre le forme floride di donna...segue l'altalenar dei seni di lei...scuote il capo come a scacciar impuri pensieri poi dice :"Se Volete uscire viva da questi luoghi dovrete far ben altro che arroccarVi dietro alle Vostre sciocche convinzioni. Nulla è come appare..."
dodo Lavecchia scaglia le sue orde pelose contro il povero castoro" Fate scempio di quell'essere ignobile o mie adorate Farfalline!!"
Lilla Martinek: questa è solo una discarica, tutti voi non siete altro che vittime in una terra senza realtà! Un angolo d'umanità malata... Sei reale tu? *Lo spintona con forza sul petto* lo sei... ti tocco, parli... ma tutto ciò che ci circonda... E non ti avvicinare! Sei solo un pazzo disperato! *Urla sputando ai suoi piedi un grumo rossastro.*
Estia Caliera si alza di scatto e inizia a guardasi attorno confuso più del solito poi si avvicina a un fiore li vicino e gli sussurra * ehi amico tu avere visto niente? io sentito qualcosa prima*
dodo Lavecchia resta immobile sentendo il corpo di lei a lui adeso seppur per il tempo di un batter d'ali...freme poi si calma.."Tutto è come sembra...siete Voi che Vi ostinate a non capire."
Lilla Martinek: non c'è altro da capire qui... *il sapore della rabbia per le torture dei giorni precedenti le fa mordere nervosamente il labbro inferiore, riaprendo un'altra delle numerose ferite.*
dodo Lavecchia: Tutto quello che Vi ostinate ad ignorare è qui da prima che Voi arrivaste. Tutto segue il moto perpetuo di ciò che è ...e muta si, ma sol nell'occhio di chi guarda. Voi vi nascondete dietro al nome che date alle cose. Siete ancora sotto l'effetto di quella sciocca droga, ancora non capite ma..."
Estia Caliera conitnua il suo discorso con il fiore * ma tu amico hai sentito prima che puzza blu c'era? nono da paura davvero!, io credere che prima avere svegliato me quella lucertola volante.. tu non sapere ma lei volere uccidere me*
arwen Moyet in un angolo del bosco un corpo critallino rifrange la luce in mille toni differenti....
dodo Lavecchia scruta l'andirivieni ansamante della donna...socchiude gli occhi sospirando
Lilla Martinek: tu non conosci la realtà, e poi... di cosa parli? Coloro che sono annebbiati siete voi! *Si volta all'improvviso, cercando di mettere a fuoco il luogo dal quale provengono i lampi di luce*
arwen Moyet osserva silente le figure poco distanti, riconosce il monaco che ha accolto tempo prima. I suoi colori cambiano continuamente....
dodo Lavecchia: Vedete cara Voi...molto spesso siamo illusi dalle nostre stesse convinzioni. Tentiamo scevri dalle tentazioni della ragione di ignorare ciò che in realtà già vediamo e conosciamo. Fidatevi di me quando Vi dico che ancora siete sotto l'effetto della Vostra cara "zavorra"*ride*...siete così sciocchi! Ciò che pensate sia un aiuto è proprio quello che Vi allontana dal vero
dodo Lavecchia senete una mano prender vita...tenta di fermarla col pensiero ma niente da fare...le tocca il viso guardandola quasi in estasi.
Estia Caliera: amico te lo dire io qui l'aria essere diversa io sentire bene il suo odore!! venire con me tu che io protteggere * cerca di staccare il fiore ma aggancia solo l'aria * oh se tu volere restare bastare dirlo eh! * offeso si allontana da lui * io andare tu restare pure qui!*
Lilla Martinek: l'Impero non mentirebbe mai, monaco... dovresti essere più convincente. *Sofferma lo sguardo sul il Cristallo, scuotendo più volte la testa, strizza gli occhi quasi volesse cambiare l'immagine di ciò che vede, ma resta sempre uguale: una figura lucente, pura... delicata.*
arwen Moyet vede la creaturina avvicinarsi, restando in silenzio continua a scrutare ed osservare la donna con i capelli rossi, cerca la sua attenzione per poter comunicare con lei...
Estia Caliera nota una cosa lucente e si avvicina per ammirarla bene mentre con la zampetta pelosa cerca di afferarla * bella essere tu io prendere e mettere a casa sul comodino*
dodo Lavecchia sorride alla sua vacillante saccenza "Iniziate a dipanar il mistero che ottenebra la Vostra mente. Avvicinatevi pure a ciò che sembrate appena scorgere...magari cambierete anche l'idea che avete di questo povero e vecchio monaco
Estia Caliera: no scappare tu coso che brilla io portare te a casa * si avvicina di più*
dodo Lavecchia: Io non mento...*al sol pensiero sa quel che deve fare*
dodo Lavecchia si ricompone...sembra turbato
Lilla Martinek: preferirei che ti allontanassi tu, per iniziare. *Lo spintona ancora con un gesto infastidito, per rivolgere di nuovo l'attenzione al Cristallo*
dodo Lavecchia arretra lasciandole il modo di capire...sorride
arwen Moyet porta la sua attenzione verso la giovane, cerca di comunicare con lei...."non temere...non tutto è come sembra...." una comunicazione intima alle due
dodo Lavecchia: E' così bello...così puro...*fissa il lucente essere*
Estia Caliera cerca di afferrare qeul raggio lucente blu notte scuro con lo zampotto ma non riesce * io portare te via, via con me e mettere sul comodino *
arwen Moyet ora la sua attenzione è riportata alla giovane londinese, deve farle capire, capire ciò che realmente sono e che realmente è il tutto attorno a loro
Lilla Martinek: no... tutto è ciò che appare alla vista, al tatto...*la voce si fa incerta, scemando in un sussurro* è così raro trovare interesse alla vita, qualcosa che dia la volontà di andare avanti... *si avvicina ancora al Cristallo*
arwen Moyet come un leggero sussurro "avvicinati.....e vedrai...ti farò comprendere......"
dodo Lavecchia fa strani movimenti con le mani...quasi le intreccia a segnar la via cosmica che porta alla verità."Vedi ciò che c'è come fossi pura...devi vedere... e saprai e tutto sarà chiaro....
Estia Caliera non riuscendo ad afferarlo con lo zampotto decide di buttarsi sopra esso * io volere teeeeeeeeeeee! tu così bello luccicoso*
Lilla Martinek: stordita dal fiume di parole del monaco, che sembra non finir mai di romp... di torturarle la mente, contrapposto al suono dolce e ben più piacevole del Cristallo, si pone con cautela dinanzi a quest'ultimo e tende le dita tremanti verso la creatura delicata.
dodo Lavecchia socchiudendo gli occhi non si avvede dei rottami che ha sotto il piede...barcolla appena mentre vede una scintilla dal muto sapere prender vita in lei...
arwen Moyet come ad annuire la propria luce aumenta intensamente "non temere, non son così fragile....avvicina le tue mani, sfiorami e comprenderai...comprenderai molte cose"la voce come un leggero pensiero verso la giovane donna
Estia Caliera: io stanco ecco! tu non volerti fare prendere e io stanco, avere male ai piedoni uff ora sedere un pò e contare se le mia dita essere cresciute ecco * si volta verso il fascio gli fa al linguaccia, poi si rigira e si siede intento nel suo conteggio *
Lilla Martinek inspira profondamente, ad occhi chiusi, fino a quando la mano aderisce completamente al corpo del Cristallo. Solo allora butta fuori l'aria trattenuta, svuotandosi con essa di tutto ciò che fino ad allora appariva ai suoi occhi.
dodo Lavecchia vede anni di costrizioni mentali e menzogne scomparir a quel tocco.
arwen Moyet come una ventata il cristallo inizia a far vedere la realtà...o meglio ciò che per Alice erano finzioni ed allucinazioni..."comprendi ciò che è attorno a te, a noi tutti....ora tu riuscirai a vedere....vedere con occhi veri.......
Lilla Martinek: ... ignorare la realtà non cambia la realtà *mormora con un sorriso sulle labbra* è questo che mi volevate dire, vero? *Si allontana dal cristallo e appoggia stancamente il capo sulla spalla del monaco* Tu puzzi monaco, posso allontanarmi per non sentire il tuo odore, ma puzzi comunque.
dodo Lavecchia sorride annuendo
dodo Lavecchia: Adesso siete parte del tutto. Finalmente avete capito...
arwen Moyet: non ignori la realtà, semplicemente la comprenderai per ciò che essa è....e non per ciò che ti han voluto far credere....
Estia Caliera intento nel contare i ditini non si accorge di nulla * 1...2....3...4...cin.. emm ma tu esserci da sempre? ieri tu essere qui? io non ricordare te! tu dire me la verità o io prendere provvedimenti!*
Lilla Martinek: voglio tornare a casa... ora. Zap... Zap, mi senti? *Lo sguardo corre a ecrcare la piccola creatura* Voglio portati via da qui.
dodo Lavecchia sospinge, con un soffio, le sue amate farfalle blu verso la donna. Un turbine la avvolge.Sorride felice
arwen Moyet alle parole della donna la propria intensità e luce aumenta avvolgendoli per qualche istante
Estia Caliera intento a contare i suoi ditini nulla lo turba * io non ricordare te, ora tu restare qui fermo ok?? io proseguire poi tornare e chiarire bene ecco!.. quindi 8...20.....152....*
Lilla Martinek: flagellati, vecchio pazzo... *si china verso Zap, sedendosi a terra accanto a lui, stringendosi le gambe tra le braccia* Zap... *lo chiama ancora, senza sperare in una sua risposta.
arwen Moyet: benvenuta tra noi....ora...e...un grande compito ti attende giovane londinese..."lentamente la luce torna a scemare continuando a rifrangere i colori
Estia Caliera nota una grande cicala blu avvicinarsi e con la zampotta pelosa cerca di toccarla * bella tu! io essere Zap, piacere!, tu venire spesso qui noi potere diventare amici* le sorride mostrando i dentoni
dodo Lavecchia scuote il capo a quello parole..."Piccola ingrata...siete un caso irrecuperabile...." pensa.
Lilla Martinek: un compito? *Accarezza distrattamente l'animale, gli occhi si rivolgono ancora al Cristallo*
arwen Moyet come volesse pronunciare il nome della donna un fascio di luce verso il viso di ella "Alice....portami con te...così che tu possa comprende appieno la nostra e ....tua realtà......
Estia Caliera per un'istante breve avverte la carezza e accenna un sorriso come se capisse poi ritorna in se * tu potere viaggiare con me e vedere belle cose, divertire a contare ditini, lanciare petoline, cantare, rincorrere coda....* poi si volta e fissa il vuoto
Lilla Martinek: ma... voi tutti vivete qui da sempre, Londra non è come questa terra, LORO non capiranno mai. *Rimane a guardare il Cristallo, incantata dalla luce che ancora emana* Come posso portarti con me?
arwen Moyet: non tutto è come sembra, abbi fiducia....."la luce aumenta intensamente avvolgendo la donna e tutto ciò che le è accanto"

Kain Sibilant: Così è nata la fiaba di Alice, di fretta, in un giorno infelice, in una stanza, che poi era questa, la raccontavo a un’intera foresta. E quando la storia sarà terminata Sotto ogni aspetto sarà cominciata.
Kain Sibilant: Questa storiella di Alice rimane Soltanto un sogno di vicende lontane, solo un ricordo, un riflesso malato, un rapido scorcio su un altro passato. Un mondo, un tempo, perduto e tradito La cui Storia adesso diventerà un Mito.

MarkWD Helendale: (si può applaudire o ci son oaltri colpi di scena?)

Kain Sibilant: Fine..

MarkWD Helendale: ****** APPLAUSE!!!! ******
MarkWD Helendale: ****** APPLAUSE!!!! ******
MarkWD Helendale: ****** WOOOOOOOOOO!!! ******
Nuria Dominica si alza in piedi sulla sedia e applaude gridando: BRAVI!!!!!!!!!
Aliza Karu: braviiiiiiiiiiiiii
Aliza Karu: ****** APPLAUSE!!!! ******
Aliza Karu: ****** APPLAUSE!!!! ******
Aliza Karu: ****** WOOOOOOOOOO!!! ******
Akira Belgar si alza in piedi per applaudire i suoi compagni * BRAVIIIIIIIIIIIIIIII
MarkWD Helendale: ****** APPLAUSE!!!
MarkWD Helendale: ****** APPLAUSE!!!! ******
MarkWD Helendale: ****** WOOOOOOOOOO!!! ******
giuliocesare88 Bellios fischia dalle retrovie della platea *BRAVIiiiiiiiiiiiiii*
Neve Laville: estiaaaaa..... il gonnellino
Drosario Roxan applaude compiaciuto...
celeste Godric: haahhahah
Estia Caliera: ahahahaha
MarkWD Helendale: S'è bellina la castorina ♡_♡
dodo Lavecchia lecca LIlla
Estia Caliera: grazie :)
Pauline Tunwarm: Hai già i fans Estia

Kain Sibilant: *si inchina guardando il pubblico* Perdonatemi ma abbiamo avuto problemi tecnici, come si dice “è il bello della diretta” *sorride e poi torna serio* Grazie di aver reso tutto questo magnifico. Grazie di averci accompagnato in quest’avventura. Siete il nostro estro! « Se noi ombre vi siamo dispiaciuti, immaginate come se veduti ci aveste in sogno, e come una visione di fantasia la nostra apparizione. »

Album fotografico delle serate su facebook. <-- link

Godete anche degli interventi del pubblico, dell'ilarità e degli imprevisti.
Tutto questo è teatro, tutto questo è SL.

Un bacio e alla prossima.

giovedì 9 dicembre 2010

Alice nel Paese delle Vaporità


Vi ho mai detto che esiste un mondo virtuale con tantissime possibilità d'espressione?
E vi ho mai detto che questo mondo è abitato da persone dalle menti brillanti che sanno sfruttare la piattaforma per creare contenuti spettacolari?

No? Beh ve lo dico adesso.

Un gruppo di ruolatori davvero eccezionali, sì eccezionali perchè lo sono, è stato in grado di trasportare in SecondLife questa versione Steampunk di Alice nel Paese delle Meraviglie.

Ho letto molte loro ruolate e posso affermare a scatola chiusa che sicuramente ne vale la pena.

Per chi volesse assistere e ha già dimestichezza con questo mondo virtuale ecco la locandina e lo slurl:
Empire Of Nod
in SecondLife (cliccate il primo per tipparvi direttamente nella sim dove avverrà la rappresentazione o il secondo se volete conoscere questo virtual world ;) )

sabato 6 novembre 2010

Dream





"Se la luna ti ama, che cosa ti importa se le stelle si eclissano?" (Anonimo greco)

lunedì 1 novembre 2010

Le candele alle finestre e l'attesa.

"Gira la ruota, tutto finisce e tutto comincia.
Notte di riflessione, di magia e di previsioni.


Volano le streghe, si spalancano le porte di Annwn e ricomincia l'attesa.

Felice rinasciata a voi tutti."



Carina eh? Mi fa pensare come stia comininciando il periodo di riflessione e di lavoro!
Inoltre è anche il periodo giusto per darsi da fare e mantenere le promesse... beh, mettiamoci a lavoro. ;)

"Chiuso è il cerchio
della fertile Ruota
e nei campi vuoti
lunga è l'attesa
nel buio del silenzio.

Tempo di quiete
per la spoglia Terra
alla veglia del nuovo anno...

Si spegne nelle case
ogni vecchio Focolare
per accenderne uno nuovo."





lunedì 18 ottobre 2010

Ahi ahi ahi...

E la vincitrice del premio "Miglior Caduta dell'Anno" va a... rullo di tamburi * rumore in sottofondo * Anna!!

Alla vigilia dell'operazione di mio fratello anche io ho pensato bene di farmi dare una controllatina in ortopedia, la prossima volta imparerò a stare attenta uscendo dalla vasca... -.-''


Non avrei mai pensato di vivere una scenetta degna degli anime comici sulla mia pelle, ho un mal di schiena malefico e le prese per il culo da parte dei miei, ma considerato che non mi son rotta nulla le sopporto volentieri.
Per la prossima volta che vorrò usare la vasca dovrò ricordare di ricoprire il bagno di tappetini antiscivolo, altrimenti mi rassegnerò alla doccia a vita.

Dolore...

venerdì 24 settembre 2010

Passato

E' strano come di tanto in tanto si risvegli nelle persone il loro lato autolesionista, così, senza sapere perchè, ci si ritrova un giorno a rivisitare dei luoghi un tempo importanti perchè legati ad una persona che hai amato.

Rileggi pagine di quaderni dimenticate, ascolti musica che un tempo lacerava il petto, ripensi a quelle notti in giro in macchina, alla spiaggia, alle promesse, ai progetti per il futuro che si erano fatti.

Inizialmente pensi che tutto questo riuscirà un'altra volta ad atterrarti, a lasciarti agonizzante e col cuore a pezzi, con la mente affollata di domande: perchè è finita? cosa abbiamo sbagliato?

Ed invece... no.

Adesso sono felice, tutto questo non mi fa più male, rileggo e riascolto con un sorriso perchè so che quei momenti in fondo son stati importanti, quei giorni ero felice nonostante litigi e riappacificazioni, non mi pento di averli vissuti e adesso, col senno del poi, capisco che dopo tutto è stato un bene che sia finita.

Che dire, forse son cresciuta, in ogni caso è con tanta serenità che ti mando un saluto e ti auguro buona vita.

Ciao, sii felice come lo sono io. :)


sabato 18 settembre 2010

Musica

Ultimamente sto riscoprendo con immenso piacere la musica classica, forse anche grazie all'ultimo anime visto (La Corda D'oro: Primo passo).

L'ho trovato per caso spulciando su Youtube e mi ha colpita, non credevo ci fossero anime che avessero come tema questo genere di musica.

Seguendolo mi son ritrovata a provare nostalgia... da piccoletta provai a imparare a suonare, ma evidentemente occorre essere portati. :) Ma non per questo ho rinunciato alla bellezza e alle emozioni che riescono a suscitare Chopin, Bach, Mozart, Liszt, Wagner e tanti tanti tanti altri.

La musica è come la scrittura: ci da la possibilità d'esprimere noi stessi, di dare voce a quella parte che spesso nascondiamo o non conosciamo.

Dopo queste poche parole vi lascio con Lui e con la sua meravigliosa musica.

lunedì 6 settembre 2010

Castelli di carta


I rapporti umani son come i castelli di carta, occorre molto tempo per costruirli, pazienza per mantenerli su, precisione per non distruggere tutto, fiducia nel vento affinché non li faccia crollare.
Quindi ci si affanna alla ricerca di questi pilastri, si fa di tutto per venirne in possesso e mantenerli.

Allora perché una singola parola o un gesto posso distruggere tutto? Cosa manca?
Ho nominato prima la fiducia nel vento... sì, ma occorre anche quella nel castello stesso, nella sua volontà di rimanere in piedi.

Ecco, il castello ritto nella sua perfezione geometrica... ogni cosa al suo posto, ma quando credi d'aver ottenuto uno splendido risultato e aver superato la fatidica ultima carta arriva un terremoto.


Puff! Tutto di nuovo a terra, raccogli le metaforiche macerie e teoricamente ricominci da capo.

Ma quante volte si è disposti a ricominciare da capo? Pazienza e fiducia non penso siano infinite.

giovedì 19 agosto 2010

Rabbia


Sparisci per mesi, non dai nessuna notizia.
Io riesco a ritrovare la mia serenità, riprendo con i ritmi naturali.
Poi, così, come se niente fosse, mi telefoni e rimandi nel pallone ogni mia certezza.

Ma è questo il modo di fare? Ma posso stare sempre con la testa in subbuglio per colpa tua?

mercoledì 4 agosto 2010

Volo


L'infinito scorre
ed io
abbandono il nido
dell'attesa.

Addio cielo di Primavera.
E' all'Autunno che dispiego le mie ali.

lunedì 19 luglio 2010

Attesa


Mi ritrovo qui, in questa calura soffocante, ad attendere.

Ma attendere cosa o chi? Non lo so, ma sto cominciando a seccarmi.

Sono stufa, assolutamente sazia e satura.

mercoledì 7 luglio 2010

7 Luglio...


Bene, un altro anno è passato, altri 365 giorni che si aggiungono a tutti gli altri già accumulati, ma cosa ha di diverso oggi rispetto a ieri o a domani?

7 Luglio è solo una data, una come tante, allora perchè deve essere festeggiata?

Beh... un altro compleanno andato, un altro anno passato, un altro anno che si appresta a iniziare.

Auguri a voi da parte mia. :)

lunedì 5 luglio 2010

Uhm...

Partendo dal presupposto che:

1. Sono atea;
2. Non vedo di buon occhio tutto l'apparato clericale;

per quale motivo questi giorni su blogger trovo solo blog religiosi? Che sia un messaggio per la conversione?
...

...

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Naaaaaaaaaaaaah O.o

venerdì 2 luglio 2010

Racconto...


Questo è un breve scritto, per comodità l'ho sempre chiamato Racconto, non ho mai voluto dare un titolo perché sarebbe stato come renderlo reale.
Beh non reale nella realtà, reale nel senso di scritto davvero... Invece, così, senza titolo e senza una fine, resta solo un sogno d'estate, perché non è altro che questo: la trasposizione di un sogno estivo di qualche anno fa.

Che altro dire? Nulla via, buona lettura. :)


“Che sonno… se prendo chi sta urlando di sotto, lo sbatto al muro…” I pensieri di chi viene svegliato di soprassalto non sempre sono dei migliori.
La mattina desiderava il silenzio, odiava essere scossa da urla e strepitii.
Che c’era poi da urlare così tanto?
Con una veloce evocazione materializzò di fronte a lei una proiezione della cucina di sotto:come al solito Chandra aveva fatto un disastro in casa.
- Quando capiranno che quella gatta è figlia della notte? Non può restare fra quattro mura, quando la Luna chiama…
Proprio come lei.
La sera precedente aveva vagato nei boschi con la compagnia di quegli occhi blu, la Luna piena unica guida e torcia nel girovagare.

Le 10 del mattino, una doccia veloce e con i capelli ancora bagnati raggiunse il luogo da cui provenivano i rumori che l’avevano svegliata.
- Mamma, come mai Chandra è nervosa?
- Stanotte vi ho sentite tornare, l’ho trovata vicina alla sua ciotola e ho pensato di chiudere tutto per evitare che scappasse…
- Lo sai che non puoi costringerla a restare in casa.
La donna cominciava a innervosirsi.
- È un gatto, non può fare come gli passa per la testa.
- No mamma, lei è una Oiche Inion, una Figlia della Notte.
- È un gatto.
- Come vuoi, mamma.
I suoi genitori non immaginavano che fosse in grado di praticare la magia, l’istinto l’aveva sempre portata a nasconderlo perfino a loro.
Con un balzo Chandra le fu in braccio.
Da diciotto anni a quella parte non l’aveva mai abbandonata, era apparsa la notte in cui nacque: notte di Luna Nuova.
Latte freddo, rilassante, rigenerante soprattutto.
Chandra scese dal suo grembo, con passo sinuoso e grazia felina si accostò alla sua ciotola fissandola con sguardo critico:
“Hai dimenticato la mia colazione…” le ricordò attraverso il legame che le univa.
“Pensavo te l’avesse data mia madre.”
“Era impegnata a rincorrermi per casa.” Un gorgoglio le salì dalla gola arricciandole i baffi bianchi.
“Ogni tanto potresti evitare tutte quelle scene…” la rimproverò bonariamente con un dito su quel muso nerissimo.
“Sai che è impossibile resistere al Canto della Luna.”
“Sì, lo so…” il latte usciva morbidamente dalla confezione creando una polla bianca nella ciotola della micia.
- Su Chandra, oggi si fa una gita nel bosco.
- Non penso che la tua gattina possa capirti, anche se devo ammettere che è davvero molto intelligente.
- Non dubitare papà, Chandra e io ci intendiamo sempre.
Un bacio sulla guancia del padre e via verso il bosco nei pressi della villetta in cui abitava.
Il sole caldo filtrava attraversi i rami del bosco creando strani giochi di luce, tanto da rendere surreale il luogo. Ad ogni passo era come muoversi in un altro mondo.
Gli animali, ignari del passaggio delle due figure, si muovevano tra gli arbusti e sui rami: ogni piccolo suono prodotto da quelle zampette rendeva evidente che il bosco fosse una creatura viva, che stesse respirando e che si muovesse impercettibilmente.
Più a monte, una fonte dava origine a un piccolo fiume e la cascata che veniva a formarsi si gettava direttamente in un laghetto nel mezzo di una radura.
Soffio di Vita, le sembrava fosse questo il nome più adatto a quel luogo, e nei suoi pensieri lo immaginava così.
Da anni con i suoi incantesimi preservava quella radura, la rendeva inaccessibile ai malintenzionati e facilitava la crescita delle giovani piante.
Era il suo ritrovo, il nascondiglio dove aveva imparato a controllare e potenziare quella parte di sé che il resto del mondo aveva deciso non esistesse.
“Ci fermiamo qua?” Chiese mentalmente la gatta.
“Come sempre… Ho voglia di riprovare i giochi d’acqua, mi sono divert…”
“L’ultima volta hai allagato tutto! Sei riuscita a bagnarmi fin dentro le ossa, strega da strapazzo!”
- Chandra non sembra molto contenta, non vorrai rischiare di annegarla nuovamente, spero.
- Ciao Doan, non essere così esagerato… è un’immortale, cosa potrebbe farle un po’ d’acqua?
- Questo è vero, ma è nel corpo di un gatto.
Scoppiarono a ridere seduti sull’erba, Doan e il suo gatto Surya erano gli unici a conoscere i loro segreti.
- Ricordi quando ci siamo conosciuti? È stato proprio in questa radura.
- Certo, eri così arrabbiata. Hai mandato Chandra a graffiarmi, piuttosto scortese da parte tua.
- Dovevo preservare questo luogo.
- Lo so.
Un lampo d’esitazione passò sul volto del ragazzo. Veloce, ma non abbastanza da non essere notato dalla sua compagna:
- È inutile che tu stia ancora a pensarci, ormai devo farlo.
- So anche questo, ma non hai mai pensato che possa esserci qualche altra soluzione?
- Sarà doloroso separarmi dalla mia famiglia e da te, ci sei sempre stato per me. Speravo che questo momento arrivasse il più tardi possibile, ma non è mai troppo il tempo che si ha a disposizione. – sorrise, quasi volesse scacciare la tristezza.
- Come lo spiegherò ai tuoi genitori? Come avrò il coraggio di guardarli negli occhi sapendo quello che stai per fare?
- Non occorrerà, ho preparato tutti gli incantesimi necessari.
“Quando me ne sarò andata anche tu mi dimenticherai” ma questo non lo disse a voce alta.
“Non trovi sia scorretto sa parte tua nascondergli questa ultima parte?” – chiese la gatta.
“È il tuo più caro amico.”
Anche attraverso quel legame telepatico la sua voce giunse rotta: “È più d’un amico, per questo non voglio che consumi la sua vita cercando di ritrovarmi.”
“Capisco.”
Il cielo era limpido, mancavano pochi minuti all’eclissi.
- Quando tutto avrà fine, vorrei che tu ti occupassi di questo luogo. Mi aiuterebbe sapere che resterà in mani fidate.
- S-sì, non preoccuparti.
Si diresse verso il menhir che stava a guardia del lago, vi poggiò la mano e il suo corpo prese a irradiare luce, prima fievole, poi sempre più intensa.
- Addio Doan, mi mancherai…
La guardò con gli occhi colmi di lacrime e nell’istante in cui raggiunse il massimo della lucentezza tutto finì, facendolo piombare nel buio più assoluto dell’incoscienza.
“Anche tu mi mancherai…”

lunedì 28 giugno 2010

Estate!

Bene, dopo l'incertezza del meteo degli scorsi giorni è finalmente arrivata l'Estate!
Sole, caldo, mare, sabbia e... gelati! Meravigliosi!

Uhm non avevo mai detto d'essere gelato dipendente eh? Poco male! :D

Voi spaccatevi di diete, mentre io... ihihi




lunedì 21 giugno 2010

Amicizia

Amicizia: sentimento e legame tra persone
basato su reciproco affetto, stima, fiducia...


Questa è la definizione che ne da il dizionario, ma cosa è in realtà questo sentimento, anzi questo modo di vivere un rapporto?
Esiste veramente o è solo l'illusione di sentirsi accettati all'interno di un gruppo o con delle persone?
Perchè nasce? Cosa la mantiene viva? Chi è amico o amica? Perchè proprio quelle persone?

Bene, nei flip notturni mi sorgono queste domande, forse colpa dell'avvento dell'insonnia estiva o dell'accumularsi di pensieri e domande sparse a cui non trovo risposta.
Domande a cui non voglio rispondere perchè ne genererebbero altre o a cui non mi si vuol dare una risposta, persone troppo sfuggevoli.

Qualche anno fa arrivai alla conclusione che queste relazioni altro non siano che l'intersecarsi di rapporti di comprensione reciproca, di necessità di sostegno morale, di voglia di confronto con persone simili, persone con le quali allo stesso tempo si possa entrare in conflitto per poi appianare pacificamente qualsiasi screzio.
Col tempo questo concetto non è molto cambiato, sostanzialmente sono ancora queste le linee base che mi guidano nei rapporti, però ho anche capito che amico/a è una persona che ti è accanto nella crescita, con questo non mi riferisco solo quella fisica, ma soprattutto quella interiore.
Quindi potrei quasi dire che un amico è un compagno d'avventure, no?
E quando i compagni di avventura decidono di punto in bianco che vogliono proteggerti da te stesso, guidando loro il tuo modo d'essere per poi sparire con la scusa "tu hai imparato a conoscermi, quindi io ti sto lontano per non farti stare male", cosa puoi fare?
Quando decidono gli altri per te, quando ti si ritiene incapace di autogestirti emotivamente cosa fai?

Non so gli altri, ma a me da parecchio fastidio... a questo punto gli amici diventano solo conoscenti.

Scelta troppo drastica? Uhm forse un po' lo è, allora proviamo a trovare un compromesso, voi non trattate me come idiota e io non elimino voi dalla mia vita.

Adesso mi pare una situazione più equilibrata, trovate?

Bene, mi sento meglio, avevo bisogno di sclerare un pochetto.

mercoledì 2 giugno 2010

In quel di Vigevano...




Eccomi di ritorno da questo nuovo viaggetto, devastante sotto ogni punto di vista ma divertente su.
Una settimana piena di ricordi ormai, momenti allegri, addii, insofferenze, indifferenza, cameratismo... sono solo una minima parte degli aspetti che ho potuto osservare all'interno del gruppo, gente così diversa da essere quasi un agglomerato improbabile, ma di certo accomunati dal nerdismo oltre che dal trovare piacevole la reciproca compagnia.

Basta, mi scoccia aggiungere altro, ho sonno, mal di testa (avrò dormito un 12-15 ore in una settimana), forse domani aggiungerò altro, tipo descrizione delle giornate o episodi particolari, ma non credo... del resto questo non è un diario scolastico, ma solo un'accozzaglia di pensieri sparati sul momento.

Forse l'ultima cosa da aggiungere è che l'assenza di particolari aspettative mi ha molto agevolata, son tornata a casa col classimo bilancio metaforico in positivo almeno, per quanto riguarda quello monetario reale... vabè meglio lasciar perdere! XD

lunedì 17 maggio 2010

Grazie...

Cambiamenti... sì, è questo il titolo che ho scelto a suo tempo per questo diario e alla fine è di cambiamenti che scrivo qui.

Per fortuna il 2009 è andato via con tutti i casini che si è portato dietro e adesso, in questo nuovo anno, noto che forse qualcosa è davvero cambiata.
Son diversa, più matura, più vecchia forse, non so se migliore o peggiore, sicuramente son cresciuta almeno un pochetto.

Devo ringraziare tante persone, di certo non ne sarei stata capace da sola, a tutti loro va il mio affetto e a qualcuno in particolare, ma non ho voglia di far nomi, non serve, queste persone sanno che mi rivolgo a loro.

Quindi un grazie generale ad amici e conoscenti del passato, del presente e del futuro, che ognuno di noi possa vivere al pieno ogni attimo!

E per chiudere questo breve post ecco una canzone che davvero adoro, chi conosce l'anime di cui fa parte può ben capire. ;)

Bacio gente.

sabato 2 gennaio 2010

Evviva!

Ecco, fatto fuori un altro figlio di puttana...

Vabè, pazienza, prima o poi troverò un ragazzo con cui vale la pena trascorrere del tempo.

Certo che poteva dirmelo subito d'essersi fatto tre baldracche, invece, d'aspettare quasi una settimana.

Pensare che non voleva neppure dare una spiegazione, beh grazie... s'è comportato da bastardo.

Bon, sto meglio rispetto a ieri, forse perchè sto trasformando il dolore in ira e la sto indirizzando contro le sue palle.
Spero gli caschino con immenso dolore! ^^